Verità segreti del Covid 19: le ondate della pandemia

Verità e segreti del Covid 19 le ondate della pandemia.

Verità e segreti del Covid 19: le ondate della pandemia è un volume appena pubblicato, curato dalle menti e penne brillanti di Elena Grimaldo, Roberto Pozzetti, Maria Letizia Rotolo, colleghi psicologi e psicoterapeuti per Alpes Edizioni.

E’ una raccolta corale, guidata dalla prefazione di Pietro Barbetta, psicoanalista, in cui si incontrano esperienze di vita e riflessioni di studiosi.

Narrazioni intime ed intimistiche

I temi, dal grido di aiuto che Madre Terra affida al Dio Pan, e che l’autrice Valeria Bianchi Mian accoglie nel suo denso intervento, si snodano nelle narrazioni

Sono narrazioni intime e intimistiche di chi trova la possibilità, attraverso le pagine, di uno spazio dove poter scrivere di sè, della propria esperienza

Emozioni provate che inevitabilmente hanno segnato la vita di noi tutti, tracciando un prima e un dopo, indelebile.

Incontriamo cosi gli eroi del tempo, le cronache dai reparti.

Sembra di cogliere fra le pagine il respiro affannato e gli sguardi vuoti e spaventati insieme, di chi fa fatica a comprendere l’enormità del baratro in cui si è improvvisamente sentito catapultare .

Sono pagine che scorrono veloci, a cui forse non vorremmo accostarci, ma da cui facciamo fatica poi a distoglierci.

Ci spingiamo a divorarne le pagine, con avidità, per leggerne il finale, come un romanzo, la cui trama, immaginiamo, ci porterà al sollievo del lieto fine.

Orbithing e gosthing

Così le questioni amorose, affrontate da Maria Letizia Rotolo.

Il gosthing e l’orbithing, sono forme che ci illustrano la confusione e l’incertezza del fluire delle nostre emozioni, del nostro bisogno e paura dell’altro.

Cosi si scorre la raccolta

Sono flash di vita che appartengono a tutti noi, inevitabilmente

Con diverse sfumature!, ci sottolineiamo noi stessi, cosi!, per rinforzare consapevolezze.

Ci identifichiamo, nei frammenti di clinica nei vissuti, nelle emozioni dei racconti raccolti.

La stampa racconta…

Io ho voluto dedicare un contributo a coloro che, nei primi mesi della prima ondata, i giornalisti, si erano trovati a narrare, in prima persona

Un qualcosa di inanerrabile, perchè cosi era.

Non c’erano cronache precedenti per descrivere angosce e paure, vuoti e interrogativi

La carta stampata permetteva di restituire ( anche ) il ricordo della persona, davanti all’impossibilità di potersi accomiatare dal proprio caro

la scomparsa veniva comunicata cosi, al telefono,senza preavviso, perchè senza preavviso poteva accadere, cosi…

La fine dell’esperienza e il vuoto successivo

E cosi, anche poi, la comunicazione con gli stessi, finita la situazione emergenziale, venne meno.

I rapporti, fortissimi, instaurati, fatti di confidenze e trame condivise, ha avuto un fermo.

Semplicemente, si è scelto di far scendere l’oblio

I vissuti forse hanno bisogno di essere ancora elaborati del tutto, e, sospendere, a volte, permette di farlo.

Vorrei, cosi, che la pubblicazione potesse permetterlo,vorrei permettessse la restituzione di quanto dato,;

La restituzione di quanto dato,;cosi definiamo noi psicoterapeuti il carico di vita che ci viene affidato e del quale ci diamo compito di rielaborazione.

E restituzione, appunto.

Verità e segreti del Covid