LA SEX ADDICTION | comprendere e superare la dipendenza sessuale

LA SEX ADDICTION: DOMANDE E RISPOSTE PER COMPRENDERE LA DIPENDENZA SESSUALE .

LA SEX ADDICTION O DIPENDENZA SESSUALE E’ UNA MALATTIA?

Si, la dipendenza sessuale è stata riconosciuta dall’Oms nel 2019 nell’ICD-11, come un disagio psichico, un disturbo da comportamento compulsivo.

E’ un fallimento nel controllare intensi e ripetitivi impulsi sessuali, che si traducono in comportamenti sessuali ripetitivi.

Può essere un uso smodato della pornografia, delle chat erotiche, di ricerca di relazioni sessuali on line o dal vivo,etc.

SOLO GLI UOMINI SONO DIPENDENTI SESSUALI?

No, anche le donne possono soffrire di sex addiction, anche se in misura minore degli uomini.

In questi ultimi anni ad esempio, il mondo della pornografia, favorito dall’on line, ha promosso un maggiore accesso delle donne.

Si sono realizzate piattaforme specifiche solo per il sesso femminile,cercando di assolvere a preferenze e gusti differenti.

COME SI MANIFESTA IL COMPORTAMENTO DI SEX ADDICTION?

Generalmente il comportamento legato all’ipersessualità viene gratificato da apprezzamenti legati al concetto ( stereotipato) di vissuti di potenza sessuale, di seduzione e capacità amatorie.

In realtà spesso si tratta di situazioni che portano ad estraniamenti dal mondo sociale, a compromissioni delle attività lavorative e relazionali .

Ci si chiude nel proprio mondo circoscritto fatto di ricerca di situazioni di piacere.

Siano il video, piuttosto che la chat, che la ricerca e l’incontro erotico, ci si affanna per sedare la situazione ansiogena

E’ uno strenuo tentativo di regolare emozioni a cui non si riesce a dare nome, ritrovandosi poi in situazioni di insoddisfazione, disagio, vergogna.

LE PERSONE SI RENDONO CONTO DI SOFFRIRE DI UN DISTURBO?

Generalmente tutti noi tendiamo a sminuire e giustificare in qualche modo, comportamenti ed emozioni per i quali gli altri, o noi stessi, spesso, ne sottolineano la criticità.

Perchè ci spaventiamo, ci vergogniamo, e temiamo che la situazione non sia più sotto il nostro controllo.

Tendiamo a negarlo, spesso anche a noi stessi.

La dipendenza sessuale, con il suo bagaglio di situazioni gravate di carichi di vergogna e senso di pochezza di sé , di imbarazzo e fastidio per il proprio comportamento è spesso negata, appunto.

Non è raro che la problematicità scatti dettata da conflittualità con il partner.

Viene a conoscenza di queste situazioni, o compromissioni della vita quotidiana ( es.visione di video intercettata sul luogo di lavoro; esborsi economici per escort che espongono a posizioni debitorie, etc)

I SEX ADDICTION SI RENDONO CONTO DEL DOLORE CHE PROVOCANO NEL PARTNER?

Come si sottolineava , la sex addiction porta con sé un carico di emozioni di vergogna e disistima di sé.

Ad esempio, altre addiction, come la work alcholic gode di avvallo positivo, pur mettendo in diffIcoltà anch’essa, la qualità della vita .

Chi soffre di addiction si rende conto di destinare dolore e amarezza nel partner, senso di delusione, frustrazione, disistima, ma non riesce a contenere e gestire impulsività e modalità.

CHI SOFFRE DI SEX ADDCTION E’ SPINTO DA DESIDERI CHE NELLA COPPIA NON VENGONO SODDISFATTI?

Spesso può capitare che il partner di una persona che soffre di sex addction si interroghi su quanto la sua modalità di vivere la relazione sessuale sia responsabile in qualche modo del disagio.

La sessualità è una funzione comunicativa della coppia e bisogna fare attenzione a non utilizzare il disagio come strumento di rivendicazione, potere, svalutazione e quant’altro, sia da una parte che dall’altra.

PERCHE’ SI PARLA DI CODIPENDENZA? CHE COLPA NE HO IO, SI CHIEDONO I PARTNER.

Nelle dipendenze si parla di co-dipendenza nel momento in cui il disagio viene tollerato, mascherato, utilizzato per mantenere più o meno involontariamente, un equlibrio di coppia che comunque si vuole cercare di mantenere, per il timore della perdita e del cambiamento, vissuto come pericoloso.Non sono rare le posizioni <<tu cattivo/a, io perfetto/a>>.

Queste non sono opportune,perchè polarizzano le energie della coppia e ne bloccano possibilità.

Entrambi i partner devono scoprirsi complici e solidali alleati per comprendere e superare il problema.

PERCHE’ LA SEX -ADDICTION?

Ogni persona ha la sua storia personale e i propri vissuti emotivi, ferite e vuoti .La sessualità è un piacere e in questo ci si rifugia, spesso per sostenere difficoltà, situazioni stressogene, frustrazioni, e qunat’altro.Si cerca, chiusi nel proprio mondo fantastico e piacevole, di anestetizzarsi da emozioni spiacevoli, dalla solitudine, dai vuoti, dalle mancanze.

E’ una sorta di autoregolazione emotiva con cui si cerca di fa fronte a situazioni vissute come complesse .Si cerca di sedare ansie, depressioni, stati eccitatori anche .

Accade quindi che ad un certo punto si cortocircuita questa modalità di tranquillizzazione, di autosedazione e non si riesce più a gestirne la compulsività.

SI CURA LA SEX ADDICTION? COME? COSA POSSO FARE? E LA PARTNER?

Curare la sex addiction non solo si può, ma forse si deve. Restituire la pienezza del piacere, del godimento della sessualità, della corporeità è restituire (anche) alla vita, personale e di coppia.

Occorre intraprendere più percorsi, in un’ottica di integrazione di interventi.

L’auto aiuto, inteso come “voglio farcela da sol*, è previsto solo come inteventi individuali condivisi in un percorso psicoterapico.La psicoterapia è davvero indispensabile, cosi come il trattamento medico.

Si deve prevedere una visita medico specialistica volta a verificare, qualora vi fossero state condotte promiscue, la possibilità di trasmissione di malattie veneree, per sé e per la /il partner, e altre situazioni.

Spesso si affinaca anche un intervento psichiatrico: l’adozione di terapie farmacologiche appropriate, per sedare gli aspetti compulsivi e ovviare alle sindromi depressive correlate è più che indicato e sostenuto.Anche la partner deve assumere un ruolo nella psicoterapia e lavorarvi.

LA PSICOTERAPIA DELLA SEX ADDICTION

L’intervento si pone su diversi livelli : dalla messa in sicurezza, che è la dichiarazione di intenti e di operatività all’evitare ogni tipo di situazione che possa avere carattere di illegalità, al lavoro di coppia ed individuale .Si opererà all’individuazione delle situazioni stressanti, alla raccolta della storia personale e relazionale, cercando di identificare situaziioni stressogene e slatentizzanti.

Al lavoro meramente comportamentale, di educazione psicoaffettiva, si affiancano anche riflessioni e lavori sui temi della vergogna, dell’autostima e del ruolo all’interno della coppia e nel contesto sociale, con l’obiettivo di restituire un senso di sé ricco e coeso, completo e solido.

CONCLUDENDO : LE FERITE SONO FERITOIE DA CUI FILTRA LUCE .

Sta a noi darci questa possibilità.E’ il nostro diritto ontologico per eccellenza: essere al mondo perchè si è!